Sembra che ristoratori, albergatori, gestori di accoglienza turistica del nostro territorio non trovino abbastanza personale per le loro esigenze. C’è dibattito sul tema. L’offerta coincide con le aspettative? I giovani camerieri e chef formati nei corsi triennali di Operatore della Ristorazione Cucina e Sala Bar soddisfano solo in parte il “mercato” locale? È solo un problema di orari, di lavorare nei giorni festivi, di passione?
Sono quasi 100 gli iscritti all’anno scolastico 2022/2023 nelle tre annualità dei corsi Operatore della Ristorazione Cucina e Sala Bar. Durante il loro percorso affrontano gli stage formativi nelle strutture ristorative-ricettive del territorio Langa-Roero-Monferrato, un periodo molto importante della loro formazione. Questi ragazzi/e in realtà hanno già potuto effettuare molte esperienze “sul campo”, dalle cene didattiche, agli eventi pubblici molto partecipati come Vinum o assemblea di Banca d’Alba o in occasionali eventi culturali o sportivi.
Tra loro, inutile nasconderlo, ci sono gli chef che fra qualche anno verranno contesi fra i ristoranti più esclusivi e i camerieri che negli stessi locali serviranno, senza essere servitori (cit. Roberto Benigni ne “La vita è bella”). Il palcoscenico dei cuochi è in realtà un back stage. Li si vede poco, spesso hanno visi sudati e grembiuli macchiati di sugo e ovviamente una professionalità inattaccabile. Più sul palco i camerieri, impeccabili e pronti a “raccontare” un piatto con passione e spesso in altre lingue, in inglese soprattutto, perché la clientela internazionale è di casa nel nostro territorio.
Facciamo un augurio a tutti per quest’ultima frazione di anno scolastico e per gli esami finali.