Apro Formazione Canelli ha da sempre uno strettissimo e privilegiato rapporto con il mondo delle aziende del territorio della Valle Belbo, basato sulla fiducia e costruito pazientemente negli anni.
Centinaia di allievi hanno trovato lavoro nelle piccole e medie imprese della zona, da quelle tecnico-industriali legate al mondo vitivinicolo, ai saloni di acconciatura e benessere o in altri settori, grazie agli stage formativi e alla possibilità di conoscersi in un rapporto a tu per tu.
L’impatto sociale di Apro nel canellese è importante. Per rendersene conto sono significativi i progetti “Storie di successo” e gli eventi “Job Speed Date” portati avanti nei mesi scorsi.
Vediamo di cosa si tratta ...
Prosegue il progetto “Storie di successo” all’Apro di Canelli: grandi ospiti per nuove idee.
Venerdì 14 aprile l’ospite è stato Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Asti-Alessandria. Erano presenti anche il Direttore Generale di Apro Antonio Bosio e il Direttore della sede Ivan Patti.
Tema chiave dell’intervista, organizzata e gestita direttamente dai ragazzi, la cooperazione, elemento portante del tessuto imprenditoriale piemontese, e diffusa nei più svariati settori.
“Ho ancora molto da imparare”.
Così esordisce Mario Sacco, da anni al timone di una realtà cooperativa tra le più importanti del Piemonte.
Classe 1954, astigiano di nascita e torinese di formazione, dopo una lunga carriera al servizio del mondo cooperativo affianca oggi al titolo di Presidente di Confcooperative Asti-Alessandria quello di Vice Presidente di Confcooperative Piemonte e quello di Consigliere di Confcooperative Nazionale. Segni distintivi: 40 anni di esperienza nell’imprenditoria piemontese, una grande passione per il proprio lavoro e un profondo legame con il suo territorio. Un percorso cominciato sui banchi di scuola dell’Istituto Tecnico Commerciale “Galileo Galilei” di Torino, conseguendo il diploma di ragioniere e perito commerciale, e arrivato agli onori della cronaca nel 2013, con l'Onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica conferitagli dal Presidente Giorgio Napolitano.
Gli esordi per Sacco sono in ambito agricolo, dove matura una lunga esperienza, lavorando come ragioniere presso la Coldiretti di Asti e occupandosi poi dei diversi aspetti economici delle aziende socie, tra cui la fusione di due di queste; da quel momento nasce il suo interesse per il mondo cooperativo, che lo porta nel tempo a ricoprire numerosi ruoli di dirigenza e ad occuparsi anche di altri settori, per ultimo quello sanitario.
Un percorso nel segno della cooperazione che non si ferma, anzi, che guarda a un futuro già vicinissimo: a febbraio 2024, dall’accorpamento delle aziende del territorio cuneese a Confcooperative Asti-Alessandria, nascerà la Confederazione Cooperativa “Piemonte Sud”, per un totale di oltre 500 aziende consociate, dislocate sui territori delle 3 provincie.
“Nella cooperativa i soci partecipano alla gestione delle imprese e al contempo usufruiscono di numerosi vantaggi, soprattutto dal punto di vista economico, riducendo i costi e godendo di una maggiore flessibilità gestionale. Quello che l’esperienza di tanti anni mi ha insegnato è che la cooperazione è sinonimo di duttilità, intersettorialità e corresponsabilità; sono queste le basi di un mondo cooperativo in grado di funzionare.” racconta Mario Sacco.
“In alcuni settori la realtà cooperativa ha raggiunto un grande successo, ad esempio in quello enologico; il 40% del mondo del vino in Piemonte è gestito dalle Cantine Sociali, quindi da aziende cooperative. Tuttavia, esistono ancora ampi margini di miglioramento. La cooperazione può essere uno strumento di crescita economica fondamentale in tutti gli ambiti, anche in quello edilizio e in quello sociale; ma è necessaria una maggiore specializzazione.”
Alla domanda su quale sia stato uno dei momenti più positivi della sua lunga carriera, Sacco risponde:
“Di successi ce ne sono stati tanti. Senza dubbio uno dei risultati più gratificanti è stata l’istituzione della Legge n.23 sulla patrimonializzazione delle cooperative che, in poche parole, ne ha garantito l’indipendenza finanziaria.”
La serietà nel lavoro è un presupposto fondamentale:
“La professionalità e la serietà della nostra realtà cooperativa e delle aziende socie hanno permesso di affrontare i momenti più difficili, come l’ultima pandemia. È per questo che in fondo nascono le cooperative: per soddisfare i bisogni delle imprese, anche assistendole nei momenti di difficoltà. Pensiamo ad esempio al Work Byout, un vero e proprio sistema di salvataggio aziendale sempre più diffuso: grazie a questo strumento, i lavoratori di un’impresa in crisi o destinata alla chiusura si costituiscono in una cooperativa e si trasformano da dipendenti a imprenditori, prendendo direttamente in mano la propria azienda. Dal 1985 ad oggi il Work Byout ha permesso in Italia il salvataggio di oltre 350 imprese, recuperando più di 15.000 posti di lavoro. Sono cifre molto positive, che ci spronano a proseguire sulla strada della cooperazione.”
La conclusione è un augurio:
“Quella della cooperazione è una scelta fatta di capacità e professionalità condivise, di valori comuni, di entusiasmo e intraprendenza. Principi che hanno molto a che fare con la giovane età, quando il futuro è ancora tutto da scrivere. La cooperazione può essere davvero lo strumento per costruire un’impresa di successo, che potrebbe essere anche la vostra”.
Chiosa Ivan Patti direttore della sede:
“Il nostro territorio vanta di persone meritevoli di risultati professionali e grazie alle loro testimonianze i nostri studenti hanno modo di imparare dalle loro esperienze”
All’Apro sono attesi altri ospiti illustri anche il prossimo anno scolastico, pronti a condividere con i ragazzi le proprie esperienze. Testimonianze preziose di impegno quotidiano per i lavoratori di successo del futuro.
Grande partecipazione all’evento JOB SPEED DATE che si è tenuto giovedì 29 giugno presso Apro Formazione sede di Canelli.
Otto - dieci minuti minuti di colloquio per conoscersi e “piacersi”. Il Job Speed Date è l’iniziativa di Apro, che promuove l’incontro tra aziende e studenti e studentesse. La manifestazione è costruita da un format collaudato che permette di stabilire un primo contatto fra aspiranti e potenziali datori di lavoro. Studenti, qualificati, diplomati e laureati si informano e si candidano a specifiche offerte di lavoro e di tirocinio.
Presenti le principali aziende della Valle Belbo del territorio con il loro stand e i propri selezionatori.
L’evento era rivolto a candidati in cerca di occupazione e ad aziende in cerca di personale qualificato.
“Il JOB SPEED DATE ha riscosso una grande partecipazione da parte dei candidati e delle aziende a dimostrazione che dev’esserci sempre più sinergia tra la scuola e le imprese del territorio” commenta il Direttore della sede Ivan Patti.
Presenti gli studenti dei seguenti corsi:
L’evento verrà riproposto in autunno al termine dei corsi rivolti a persone in cerca di occupazione.
Il Giornalino è ormai una realtà della sede Apro di Canelli. Il design del marchio è stato creato dall’allievo del settore Digital Aleksandar Velkov che ha spiegato com’è nata la sua idea di logo:
Ho scelto di realizzare come soggetto del marchio la rana che per me è l’animale guida rappresentate gli studenti dell’Apro Formazione, per antropomorfizzarla ho deciso di vestirla con uno stile tipico dei miei coetanei: felpa col cappuccio classica e un piumino nero brandizzato, che ricorda una giacca Moncler, ma al posto del logo brand ho inserito il logotipo Apro.
Ho scelto poi di inserire il soggetto all’interno di una forma circolare, in modo che sia facilmente usabile in qualsiasi contesto anche in quello digitale, come nelle foto profilo dei social, e nel possibile merchandising (come spille ecc...) realizzabili per il Team che crea il giornalino interno. E infine nel Background del marchio ho inserito come elemento di scenario/sfondo dei fogli di giornale, per rendere evidente che il marchio è dedicato ai Junior Journalist della scuola Apro Canelli.
Dall’ultimo numero del Giornalino abbiamo estrapolato questo articolo su un argomento molto discusso negli ultimi anni: il Cyberbullismo.
Continuano gli incontri organizzati dai quattro istituti di Canelli: Apro Formazione, Artom, Pellati e Istituto Comprensivo Carlo Gancia.
Il Secondo appuntamento di approfondimento ha riguardato il problema legato al cyberbullismo.
Si tratta di un fenomeno in costante aumento che può portare conseguenze anche gravi per chi lo subisce. Per capire cosa significa cyberbullismo, bisogna necessariamente analizzare i principali temi sul bullismo.
Il cyberbullismo si manifesta prevalentemente in ambito scolastico. Consiste in azioni intimidatorie, che talvolta sfociano in violenze fisiche, esercitate da un singolo o da un gruppo di ‘bulli’ ai danni di una vittima. I soggetti coinvolti sono adolescenti e bambini. Di solito l’elemento più debole e sensibile rappresenta il bersaglio ideale.
Il cyberbullismo identifica ugualmente una molestia, ma con la differenza che essa viene perpetrata attraverso la rete. Per questo lo si definisce anche come bullismo su internet.
Dopo il primo incontro che ha visto come relatori e protagonisti gli all’allievi dell’Artom adesso è toccato agli studenti dell’Apro che hanno presentato presso la sala Cassa di risparmi di Asti a una platea di oltre 100 studenti, delle attività contro il cyberbullismo.
Gli allievi hanno proiettato un video realizzato da loro che racconta una conversazione tra adolescenti vittime di cyberbullismo. Un altro gruppo di studenti ha invece presentato le tipologie più usate di cyberbullismo.
A moderare gli interventi il prof. Paolo Brusco Insegnante dell’istituto Pellati di Nizza, criminologo e Magistrato onorario della Corte d’Appello di Torino sezione minorile.
Canelli, venerdì 21 aprile 2023