Come sono cambiate le attività e i progetti europei dal 2009 ad oggi?
Apro ha iniziato facendo dei progetti di mobilità per studenti, di un mese all'estero come tirocinio extra-curricolare e allo stato attuale siamo tra gli innovatori europei dell'istruzione della formazione professionale, con progetti di frontiera che cambiano l'intero modo di fare formazione professionale; si tratta dei CoVE (Centres of Vocational Excellence, i Forward Looking Projects, le alleanze per l'innovazione.
Inoltre sulle mobilità inviamo all'estero studenti di tutte le scuole tecnico/professionali del territorio di Alba, Bra e Asti per tirocini di un mese; a livello regionale per 3-6 mesi con finalità occupazionali.
Abbiamo 150 partner in 30 paesi, 20 progetti attivi, quindi direi che il cambio epocale è questo, da 10 studenti l'anno all'estero a 100 e da un partenariato di scambio di buone prassi sull'orientamento a un CoVE sulla sanità digitale.
Qual è l’aspetto più entusiasmante del lavoro che porta avanti Apro International?
Offrire opportunità, al territorio, a studenti e giovani, a docenti;
innovazioni sia in ambito educativo, sia metodologico
confronto continuo con colleghi e enti di diversi Paesi
C’è un progetto che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
IMPACT, finanziato dal Programma Interreg ALCOTRA Italia-Francia, perché ha permesso di realizzare un vero programma transfrontaliero e ha richiesto che sia l’ufficio International, sia docenti e staff dell’Accademia, sia il Management di Apro si mettessero in gioco per innovare e collaborare
E un luogo che hai conosciuto per lavoro e in cui torneresti domani?
Non ce n’è uno solo; se devo però indicare una destinazione o un Paese, i Paesi Baschi mi hanno colpita per l’effervescenza delle iniziative, l’innovazione, gli investimenti continui in ambito educativo e formativo.
Anche l'Olanda è da sempre paese di innovatori…sono sempre avanti!
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