Mercoledì, 05 Luglio 2023 14:54

Intervista a Silvio Giri direttore Responsabile della comunità “l’Accoglienza” di Diano d’Alba: Umanità ed empatia

Intervista a Silvio Giri direttore Responsabile della comunità “l’Accoglienza” di Diano d’Alba:

Umanità ed empatia

 

Costituita nel 1985 questa comunità è oggi finalizzata ad accogliere persone adulte con disabilità gravi e necessità di supporto educativo e sostegno tutelare. Si trova in una zona tranquilla, a metà collina ed è suddivisa nella comunità alloggio “L’Accoglienza” e nella comunità familiare “Gaiole” dal nome della località in cui le due strutture si trovano.

Si tratta di un’associazione ONLUS con 21 dipendenti, molti dei quali hanno svolto almeno un percorso formativo in Apro Formazione.

Abbiamo incontrato il suo Direttore Responsabile, Silvio Giri.

 

Quando avete iniziato a collaborare con Apro Formazione?

Sono ormai molti anni che abbiamo avviato in sintonia, una stretta collaborazione con il settore HealthCare di Apro. Ci è quasi indispensabile per garantire la formazione del nostro personale e assecondare le regole richieste dall’accreditamento. Abbiamo incominciato con i tirocini e dal 2016 abbiamo scelto Apro come partner per aderire ai bandi FondER.

 Inserire Link  https://www.fonder.it

Che tipologia di personale avete?

Siamo una realtà piccola e molto familiare, con un numero massimo di 27 posti, nella quale spesso le OSS e gli Educatori svolgono mansioni simili. Più o meno abbiamo il 50% di una figura professionale e il 50% dell’altra, con la differenza che il personale OSS si ferma anche la notte, mentre gli educatori no. Tutti comunque contribuiscono a stendere i progetti educativi, sono referenti di ciò che fanno e coinvolti nelle scelte comuni.

Che caratteristiche devono avere le persone impegnate nel lavoro con i vostri ospiti?

Non abbiamo il ricambio di personale che hanno strutture più grandi, anche se nell’ultimo anno abbiamo assunto ben tre nuove dipendenti, tutte provenienti dai corsi Apro. Cerchiamo soprattutto persone con qualità umane, in grado di approcciare gli ospiti con empatia e di far squadra con i colleghi. Non è facile ma finora siamo riusciti nell’intento.

Quali sono le difficoltà maggiori del vostro settore nel dopo pandemia?

I costi sono lievitati ed è davvero difficile farli quadrare e mantenere uno standard elevato del servizio di assistenza e accoglienza. Noi stiamo addirittura investendo e ampliando le nostre strutture e siamo comunque fiduciosi. La stretta collaborazione con il settore Healthcare di Apro ci permette di avere una continuità formativa e gratuita del personale, sempre in linea con i tempi e di standard elevato. Negli anni si è costruito un rapporto di fiducia reciproca, necessaria proprio perché lavoriamo con persone fragili e in difficoltà.

 

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